Il computer fa quello che vuole? – Soluzione 1

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Capitano anche a te, quando lavori col computer, situazioni tipo:

  • fai una cosa che hai già fatto 17 volte nel passato senza incontrare problemi e oggi invece non funziona
  • accendi il computer e qualcosa che fino a ieri andava benissimo improvvisamente dà i numeri
  • stai lavorando ad un documento o facendo ricerche in internet e ad un certo punto diventa tutto lentissimo e nessun comando risponde più

E capita anche a te, in questi casi, di sentire un’irrefrenabile voglia di mandare tutto alle ortiche, sbarazzarti di computer, tablet, annessi e connessi e trasferirti in montagna a coltivare mirtilli e lamponi oppure al mare ad affittare pedalò ai turisti?

A me succede e anche con una certa frequenza visto che, con il lavoro che faccio, il computer lo uso tutti i giorni per gran parte del giorno. E questa voglia di defenestrare il computer si manifesta soprattutto quando ho la sensazione che le macchine stiano prendendo il sopravvento.

Vuoi sapere qual’è la soluzione migliore quando hai la sensazione che nulla funzioni?

Spegni tutto ed esci.

Non sto scherzando! Spegni tutto e vai a farti un bel giro in un parco, lungo il fiume, in riva al mare; vai a fare shopping, cucina il tuo piatto preferito, fatti una dormita, gioca coi tuoi bimbi, leggi…insomma fai quello che ti pare a patto che sia qualcosa che ti piace e ti rilassa.

So che sembra incredibile ma otto volte su dieci è proprio quel che serve per risolvere il problema.

Sopratutto, otto volte su dieci, stare lì ad incaponirti sul problema non ti aiuta in alcun modo.

Quest’estate mi è capitata una di quelle giornate in cui niente funziona nel modo giusto. Siccome però avevo una scadenza a breve, nonostante i vari “campanelli d’allarme”, ho continuato a stare china sulla tastiera.

Così ho lavorato per ben 2 ore alle “ultime modifiche” ad un sito che stavo creando con la costante sensazione, costantemente ignorata, che qualcosa non stesse funzionando a dovere. A lavoro apparentemente finito clicco sul pulsante “pubblica” e Ta-Daaa!  Ecco apparire, nel classico italiano poco italiano del traduttore di Google, il fatidico messaggio di errore che suona tipo:

qualcosa non va. Non posso salvare. Chiedi il perché all’amministratore di sistema.

… !!! ?!?! ehm! Veramente… sarei io l’amministratore! E, per la cronaca, tutto quello che ho fatto tra ieri sera quando funzionavi e ora che non funzioni più è stato spegnerti e andare a dormire.

…tu invece cosa hai fatto mentre io dormivo? Ti sei dato ai bagordi e adesso i fumi dell’alcool ti impediscono di lavorare come si deve?!
O il caldo ti ha fuso i circuiti e adesso spari messaggi di errore a caso?

Nessuna risposta.

Sarebbe stato un ottimo momento per lasciare la scrivania e andare a farmi un giro, ma no… c’è la scadenza! Così mi metto lì e investo (ma andrebbe detto “spreco”) un’altra ora a cercare di capire cosa cavolo potrebbe essere che, all’improvviso, gli da fastidio.

Niente da fare.

Sono già lì, lì per cedere alla tentazione di lanciarmi in una corposa e sonora Lamentazione quando, improvvisa, in qualche angolo della mia testa sento salire forte e chiara una voce che dice:

“Al diavolo! è estate, fa caldissimo… mangia che è ora e poi esci da qui e trovati un posto fresco in cui goderti la giornata! E poi si vedrà…”

Detto… Fatto me ne sono andata al parchetto vicino a casa, bella comoda all’ombra, a scribacchiare articoli per il mio trascurato blog, tra un lancio di pallina e una carezza al cane!

Mi sono rilassata e anche ripulita di un buon po’ di elettrosmog, mi sono goduta il verde e il fresco del prato e degli alberi, ho passato un po’ di tempo a leggere e poi ho scritto un po’ di articoli allietata dal sottofondo musicale di cinguettii vari e aria che muove le fronde degli alberi e…

il giorno dopo tornando al lavoro sul plug-in ubriaco, ho trovato tutto perfettamente funzionante!

Magia? Fortuna?

No, niente di tutto ciò. C’è un motivo preciso per cui il giorno dopo è andato tutto a posto …anzi, ce ne sono due. Ed in genere sono sempre due che “lavorano” insieme.

Il primo motivo spesso risiede nel fatto che “non è colpa tua ma della macchina” – I computer e tutti i vari tecnocosi sono macchine complesse …alle volte basta che un programma di quelli che servono al pc per funzionare si sia avviato male o che un componente interno si sia surriscaldato ed ecco che cominciano ad uscire messaggi assurdi.

Il secondo motivo invece risiede in te ed è un mix di vari fattori che ti portano in quel momento ad approcciarti negativamente al PC e, nel più semplice dei casi, non accorgerti di qualcosa che il giorno dopo a mente fresca diventa evidentissimo.

Nel caso specifico il problema di primo tipo stava nel server su cui è caricato il sito cui stavo lavorando che, mentre ci lavoravo, era in manutenzione …quindi non riusciva a rispondere correttamente ai comandi.

Il motivo di secondo tipo invece stava nel fatto che, nel mix di stanchezza, fretta, caldo etc. non solo mi sono completamente dimenticata della mail in cui venivo avvisata di questa manutenzione ma non ho neppure avuto la lucidità necessaria per pensare che il problema non fosse nelle mie manovre.

Ci sarebbe anche un terzo motivo che ha a che fare con i campi energetici, ma magari te ne parlo un’altra volta.

Ah! Quasi dimenticavo. Ho detto che questo funziona otto volte su dieci.

E nelle altre due volte qual’è la soluzione?

Te ne parlo nei prossimi articoli, intanto se vuoi raccontare le tue situazioni “adesso butto il pc dalla finestra” …sfogati pure qui sotto nei commenti!

 

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