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Quanto costa un sito – i siti da 300€

Intendiamoci: io non o nulla contro i servizi che propongono siti da 300 euro scarsi nè, men che meno, contro chi li usa.

Anzi, io stessa ho avuto siti costruiti con sistemi a costo zero (quindi ben meno di 300€) e in hosting su piattaforme total free.

Lo scopo di questo articolo, della serie “quanto costa un sito web”, è spiegarti almeno a grandi linee che differenze ci sono tra un sito free o da 300€ ed uno fatto apposta per te da una professionista o da uno “studio di webgrafica”.

Differenze che sono piuttosto sostanziose e che quindi incidono sulla qualità e sull’usabilità del tuo sito oltre che sul prezzo finale.

Differenze dunque che è importante tu conosca PRIMA di scegliere come procedere e non dopo che hai già firmato un contratto.

 

La prima grossa differenza: il fattore “a tua immagine”!

Per illustrartela ti chiedo di pensare alla differenza che passa tra l’appartamentino ammobiliato che hai preso in affitto mentre studiavi, in un residence o in una “foresteria” o in condivisione e il TUO appartamento, quello che hai comprato dopo averne visti tanti, che hai fatto riprogettare apposta per te da una architetto e fatto arredare sul tuo gusto da un’arredatrice!

L’appartamentino ammobiliato in vero ha tre grossi punti a favore:

  1. non devi occuparti della manutenzione dell’immobile, ci pensa il proprietario
  2. non devi “perder tempo” per andare in giro a cercare i mobili, ci sono già e al massimo, se sei in un residence, puoi scegliere tra le 3 combinazioni “arredo/tinta pareti” disponibili. Fine
  3. spendi poco o almeno, a parità di zona geografica, dovresti spendere ben meno che per un appartamento normale

Il contro di questi pro è che nulla di ciò che c’è nel tuo appartamento è di particolare pregio, nulla è tuo, nulla ti rispecchia, nulla parla di te!

Stai in un appartamento che è la fotocopia di tutti quelli accanto o che raccoglie i mobili vecchi di qualcun altro e non puoi cambiare praticamente niente, nè i mobili, nè i colori, nè men che meno la disposizione delle stanze o dei sanitari del bagno… puoi giusto aggiungere un tocco di personalità con i complementi d’arredo

D’altra parte sono “limiti noti e calcolati“.

Ovvero, quando scegli per una soluzione di questo tipo sai da subito come stanno le cose; conosci i pro e i contro prima di firmare il contratto; sai benissimo che il prezzo così basso che paghi va di pari passo con quei limiti e sai anche che quando deciderai di cambiare e prendere un appartamento TUO probabilmente dovrai dare all’arredatrice l’equivalente di 3 mesi di affitto attuale solo per farti fare la prima consulenza!

Quindi se quello che ti serve al momento è semplicemente avere un rifugio tutto tuo o provare come si vive in un’altra città o un altro paese, l’appartamentino ammobiliato è perfetto!

Web-tradotto: se tutto ciò che ti serve oggi è una presenza on-line, giusto per cominciare a farti conoscere, ad avere una piccola vetrina e capire meglio come muoverti poi… viva i servizi “crea il tuo sito con 10 euro al mese”.

 

La seconda grande differenza: il Fattore “di serie”

Uno dei motivi per cui l’appartamento “ammobiliato di serie” tendenzialmente ha un affitto più basso (o almeno dovrebbe!) è che il proprietario, arredando tutto il palazzo nello stesso modo e tinteggiando tutto con gli stessi 3 colori, ha potuto fare “acquisti in blocco” che gli hanno permesso di risparmiare un sacco sulla spesa iniziale!

E va da sè che detti acquisti non li ha fatti dal falegname di grido ma dal discount del mobile più vicino. Quindi risparmio sul risparmio!

Fuor di metafora e tornando ai servizi che offrono siti web a basso costo, questo si traduce in:

  1. un titolare che paga una o più persone (dipende da vari fattori) per costruire una struttura web un minimo personalizzabile a livello di colori, sfondi e, nei casi migliori, spostamento degli oggetti.
  2. Questa struttura ha richiesto un certo numero di ore di lavoro che la portano a costare diciamo 3000 euro.
  3. Il titolare però, pagando la struttura una sola volta, ha diritto a metterla in vendita nelle sue 4 o 5 varianti, enne volte.
  4. Decide di venderla a 350 euro e al decimo cliente è già in positivo!

In tutto ciò non c’è proprio nulla di male e se il sito ti va bene così com’è, hai fatto un affarone pagando 350€ una struttura da 3000€.

L’importante è che al momento della scelta, tu sia ben consapevole di tutto questo meccanismo e informata sul perché quel sito ti costa solo 300€.

In questo modo sarai anche consapevole del fatto che qualora ti servissero aggiunte o modifiche al sito, ammesso e non consesso che siano fattibili, ti costeranno probabilmente tanto quanto hai pagato l’intero sito …e magari anche di più!

D’altro canto, sei una professionista anche tu e sai quindi bene quali differenze ci sono tra, ad esempio, l’offrire una consulenza “ad personam” ed il registrare un unico video tutorial buono per tutti da pubblicare su YouTube, giusto?

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