Nell’articolo precedente ti ho parlato dei vantaggi derivanti dall’utilizzo di un monitor LCD rispetto al vecchio monitor a tubo catodico ormai, peraltro, fuori produzione.
Oggi entriamo nel merito delle caratteristiche di un monitor LCD così da poter scegliere consapevolmente il monitor migliore per te.
Parto dunque con l’analisi dei tre parametri “soggettivi” ciò quelli più strettamente legati a te, a come lavori, a cosa ti piace, a che programmi usi ed alla qualità della tua vista.
Come per i televisori anche per i monitor quando parliamo di dimensioni non ci riferiamo a quelle di ingombro (altezza, larghezza e profondità) dell’intero monitor, bensì alla misura dello schermo che è data dalla misura della diagonale dello stesso espressa in pollici. Sul mercato ci sono schermi che vanno dai 10″ in su.
In genere i portatili lavorano con schermi più piccoli, che vanno dai 10 pollici dei recenti netbook ai 17″ di certi notebook, con 15″ come misura tipica. I monitor da desktop invece partono dai 17 pollici in su.
La scelta della dimensione del monitor è molto soggettiva e tuttavia decisamente importante nell’ottica dell’utilizzo confortevole del computer. Per farti un esempio: con l’arrivo sul mercato dei nuovi schermi LCD che possono essere usati sia come televisori che come monitor, la tentazione di comprare un monitor da 28″ per qualcuno è molto forte.
Se vuoi prendere un monitor da 28 pollici ovviamente va benissimo, ma ricordati di valutare attentamente le caratteristiche dello spazio che hai a disposizione sul tavolo da lavoro e di pensare a quale uso intendi fare del computer! Usare un computer non è come guardare la televisione ed uno schermo molto grosso spesso si rivela più fastidioso che utile. Se userai il PC per guardare film più spesso di quanto non lo usi per “lavorarci” ben venga un 28″ ma tieni presente che per una normale scrivania e per un normale uso del PC un monitor in 4:3 da 19 pollici (on un 16:9 da 20″) è già un signor monitor, che ti permette di lavorare bene anche con programmi di grafica.
Un’altra scelta importante che dovrai operare è legata al formato ed è anch’essa una scelta meramente soggettiva! Oggi troviamo monitor in 4:3 ed in 16:9 (widescreen – uaidscrin – schermo largo). I monitor con schermo 4:3 sono ottimi per tutti gli utilizzi che possiamo definire “da ufficio” del computer, la maggior parte dei programmi che utilizzi infatti è costruita per lavorare bene in un rapporto 4:3; alcuni nuovi programmi sono creati per adattarsi sia al 4:3 che al 16:9 ma i programmi un po’ datati (come sono la maggior parte dei programmi usati dalla maggior parte degli utenti!) non hanno questa elasticità e sugli schermi 16:9 tendono a subire delle deformazioni quando aperti a tutto schermo.
I monitor 4:3 in genere hanno dimensioni che vanno dai 17″ ai 20″ (ricorda che un 17″ LCD è come un vecchio 19″ CRT); il 17″ tuttavia è in via di estinzione in quanto la minima differenza di costo che c’è tra il 17 ed il 19 pollici spinge a comprare il secondo.
I monitor Widescreen hanno dimensioni che variano dai 19 ai 30 pollici e sono particolarmente adatti per un uso multimediale del computer. Se ad esempio usi spesso il PC per guardare film o se ti piace lavorare con la fascia destra o sinistra dello schermo che visualizza sempre gli oggetti sul desktop, i 16:9 sono l’ideale.
La risoluzione, misurata in pixel (px), è data dal numero di punti sullo schermo che formano l’immagine. A parità di diagonale utile, quindi, maggiori sono questi punti e maggiore sarà la quantità di informazioni visualizzabili. Quindi all’aumentare della risoluzione dello schermo, aumenta la quantità di immagini visualizzabili (oggetti sul desktop) …e diminuisce la loro dimensione!
A tal proposito devi sapere che la risoluzione di un monitor non è direttamente dipendente dalla sua dimensione. Ad esempio, un LCD da 20 e uno da 22 pollici in 16:9 offrono spesso la medesima risoluzione (1680 x 1050 pixel). La differenza sta nella dimensione dei pixel stessi (vedi pixel pitch). Nello schermo da 20″ un punto sullo schermo misura 0,258×0,258 mm, nel modello a 22″ è invece di 0,2767×0,2767 mm. Questo significa che se acquisti un 22″ vedrai immagini di eguale qualità a quelle offerte da un 20″, ma più grandi. Cosa da non sottovalutare se, per esempio, sei miope o presbite!
Altra cosa importante è che, diversamente da quello che accadeva coi monitor catodici, i monitor LCD hanno la massima resa esclusivamente alla risoluzione nativa. Questo significa che la modifica della risoluzione su un display LCD va a scapito della qualità di visualizzazione.
Ed ecco che ancora una volta per fare un buon acquisto diventa determinante che tu abbia chiaro, cosa fai con il pc, come ci vedi, a che distanza tieni lo schermo dagli occhi, come ti piace lavorare, se con tanto spazio o con gli oggetti (icone, pulsanti, scritte, etc) grandi…
Per aiutarti a farti un’idea ti dico che le combinazioni risoluzione-utilizzo tipiche sono:
Entriamo ora nel merito di altre caratteristiche meno evidenti ma molto importanti con l’articolo che segue