La Signora in Giallo e le bufale del web

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Nell’era dell’informazione il web è invaso dalla disinformazione grazie anche a chi diffonde bufale attraverso il proprio blog o i vari social, senza neanche rendersene conto!

E tu?

Sei una di quelle persone che diffondono bufale per quanto “in buona fede”?

E comunque sia: vuoi aiutarci a mettere un freno a questa moderna pestilenza?

Qualche tempo fa decido di trascorrere un quarto d’ora su Facebook in “navigazione libera”, ovvero lasciando stare le 3/4 pagine che guardo di solito e scorrendo la home “in cerca di ispirazione” (ci sarebbe un’altra parola più corretta, ma così suona meglio).

Scorro, scorro, scorro e improvvisamente mi blocco davanti ad una notizia:

“E’ morta Angela Lansbury!

Occavolo! Ma dai! Mi spiace!

Sto già per cliccare sul link di turno per leggere l’articolo citato dal post quando mi cade l’occhio sul nome del sito da cui l’articolo proviene: qualcosa disgrazie qualcos’altro (non linko volutamente perchè non mi sembra proprio il caso!) …e lì mi scatta il sospetto “sarà vero davvero?!”

Così apro il mio motore di ricerca preferito per cercare la notizia in un sito più autorevole e… indovina un po’?

Viene fuori che è proprio una bufala!

Angela Lansbury, nota qui in Italia quasi solo per la serie “La Signora in Giallo”, è viva e vegeta e porta magnificamente i suoi 89 anni!

Bene! Intanto mi fa piacere per lei.

Poi mi fermo un attimo e mi chiedo:

Ma Perché?!!!  Perché la gente diffonde notizie senza mai verificarne la veridicità!

Uno pubblica una stupidaggine e via tutti che la diffondono senza neppure prendersi la briga di averne davvero letto il contenuto né, men che meno, averlo verificato!

Ora, è vero che ci sono bufale che per il comune cittadino sono più difficili da individuare ed è altrettanto vero che siamo sempre tutti di fretta

…ma va anche detto e sottolineato che per il 90% delle bufale che girano in rete, ti basta semplicemente far passare 3 secondi 3 prima di cliccare sul condividi di turno per arginare il problema.

Se poi vuoi fare una cosa in più, ti basta investirne altri 5 o 6 (sempre di secondi) in una veloce ricerca in Google, per

troncare la catena e non renderti complice dell’appestamento del web con allarmismi inutili e chilate di false notizie!

In un precedente articolo ti ho parlato del fenomeno “Catena di Sant’Antonio dell’era moderna” e dei suoi nefasti effetti e ti ho segnalato l’ottimo sito di Paolo Attivissimo cui fare riferimento, in caso di dubbio, prima di diffondere notizie false.

Qui ed ora voglio rimarcare il concetto che “non è tutto oro quello che luccica!” ovvero, traslato sulle bufale e il web:

l’essere diffusa in internet non ne fa una notizia vera!

Tra gli esperti corre voce che la disinformazione non sia mai stata tanto diffusa come oggi nell’Era dell’Informazione.

La Buona Notizia è che ciascuna di noi può dare il suo egregio contributo a fermare questo insidioso e pericoloso processo in 2 semplici modi:

  1.     clicca su “mi piace” o “condividi” solo se sei sicura almeno al 90% che la notizia che stai per diffondere sia vera
  2.     se hai il sospetto o ragionevole dubbio che una notizia sia falsa investi qualche secondo in internet per verificarla e se scopri che è una bufala dillo nei commenti al post in cui l’hai trovata.

Due piccole azioni che richiedono quasi zero tempo e fatica e che, in compenso, contribuiranno a rendere migliore e più pulita l’informazione di adesso e del futuro. Tu che ne dici? Ti va di provare ad aiutarci?

Grazie!

 

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